ANTICHE VISIONI

Non so definir l’arcana sensazione che pervade il mio animo ogniqualvolta mi ritrovo nei pressi di uno degli antichi cortili del nostro suggestivo centro storico. E in quel medesimo istante, dominato da un inspiegabile, ancestrale impulso, sono indotto ad arrestar il mio cammino per lasciarvi vagar lo sguardo: quei vetusti cortili, delimitati da modeste casette fatiscenti (solitamente disabitate), suscitano inevitabilmente il mio interesse. Affascinato, mi diletto a scrutar intorno, concedendo libero sfogo alla mia fertile immaginazione: e mi sembra di scorgere le comari di una volta, sedute in cerchio dinanzi all’uscio, nei tardi pomeriggi estivi, affaccendate a sferruzzar alacremente, tra il faceto chiacchiericcio e qualche frivolo pettegolezzo, allietate dalle grida vivaci dei fanciulli intenti a giocar, sotto l’occhio vigile e apprensivo delle mamme.
Quei luoghi, un tempo così ameni e pieni di vita, adesso appaiono desolati, immoti e silenti… seppur continuino a palpitar di innumerevoli esperienze vissute, a trasudar soavi ricordi passati. Ed io, rapito dalle mie oniriche visioni, provo ineffabile ebbrezza nell’ascoltar quei silenzi, nel contemplar quei vuoti, incurante degli sguardi incuriositi dei passanti che mi fissano come fossi un alienato in preda al delirio.
Già, forse solo chi ha ormai perduto il senno può indulgere in simili circostanze contemplative; forse soltanto chi è avvezzo alla costante meditazione crede di poter vedere ciò che è invisibile agli occhi altrui, e di poter udire ciò che tace ad ogni orecchio. Ma poi, d’improvviso, debbo ridestarmi dal mio effimero “viaggio” attraverso i sinuosi dedali della mente… per seguitar il mio arrancare tra le tediose strade del presente!!!

ANTICHE VISIONIultima modifica: 2018-11-20T18:13:52+01:00da bontempo71
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